Stefano Menti ha 33 anni e con suo padre Giovanni coltiva uva garganega e durella in zona classica di Gambellara. Sono la quarta generazione di questa famiglia di vignaioli. Ecco come Stefano descrive l’azienda: “Coltiviamo le nostre vigne personalmente secondo il metodo biodinamico. I vigneti - con viti di età compresa fra i 28 e 78 anni - affondano le radici su terreni vulcanici, che ben marcano i vini con una nota di spiccata mineralità sulfurea. Le fermentazioni dei vini fermi, dei passiti, degli spumanti e frizzanti che rifermentano in bottiglia, e persino dello spumante che facciamo in autoclave, si svolgono con lieviti spontanei, per meglio caratterizzare l’espressività del vitigno, del territorio e dell’annata. I compratori e bevitori dei nostrivini sono appassionati, ristoratori, distributori e importatori. Non escludiamo nessuno, fatta eccezione per la Grande distribuzione organizzata, che secondo il nostro pensiero, non darebbe il giusto valore a un prodotto che ci costa tante fatiche e gioie”. E anche questo conta.
Menzione speciale per il Recioto di Gambellara frutto di una lunga lavorazione tradizionale - con le uve appese manualmente alle travi (picaio) - che le trasforma in “un delicato vino da meditazione”.